mercoledì 2 ottobre 2013

Nel posto di oggi prendiamo spunto dal bellissimo lavoro del sito amico di assopoker per parlare appunto di poker , ma anche di attualità, un attualità tutta italiana , e di uno stato che sempre meno ci va a genio per tanti e tanti lati oscuri e negativi che ci stanno mostrando tutti coloro si trovano li nei palazzi del potere. Un poker pro romano ha vinto in un casinò di Nova Gorica, in Slovenia, un premio di 52.000 euro ma si è visto recapitare dall’Agenzia delle Entrate (ADE) italiana un avviso per una multa da 45.327 euro, a titolo di Irpef e sanzioni varie. Il caso è finito – come riferisce Agimeg - alla Corte di Giustizia Europea. tasse-gioco L’Agenzia delle Entrate - come vi avevamo anticipato - contesta l’evasione, sostenendo che la vincita doveva essere dichiarata e inserita nei “redditi diversi” (art. 67 comma 1 lett. d) DPR 917/1986). C’è però un problema di compatibilità con la normativa comunitaria e il principio di “divieto di doppia imposizione”. Il giocatore romano ha presentato ricorso presso la Commissione Tributaria di Roma. Vi è stato poi l’inevitabile rinvio alla Corte di Giustizia UE. Un caso analogo (sempre riguardante una vincita al casinò Perla di Nova Gorica) è in discussione in Lussemburgo. Entro il 2014 i giudici comunitari dovrebbero fare luce e chiarezza sulle vincite dei giocatori italiani nei casinò dell’Unione Europea. ASSURDO DIREI!!!!